Il portale della famiglia d'Amico

Ho appena finito di vedere i primi due episodi di "Inside the Actors Studio", una trassmissione televisiva dove il conduttore, James Lipton, un insegnante della famosa scuola di recitazione intervista affermati attori e registi del cinema e del mondo dello spettacolo in genere (TV e teatro compresi) a beneficio degli studenti. Durante queste sessioni Lipton rivisita la carriera dell'ospite di turno, soffermandosi sugli effetti che ogni evento ha avuto sul loro sviluppo personale e professionale.

Ciò che rende affascinante questa serie è come, pur essendo nata per dare consigli pratici e tecnici sul mestiere di attore, spesso (quasi sempre, in realtà) sconfini sul personale. Gli ospiti chiamati in causa raramente possono descrivere come hanno affrontato decisioni professionali fondamentali senza parlare di se stessi, del loro sistema di valori e di come esso si relazioni con quello che fanno sul set.

Gli attori invitati a parlare sono del calibro Paul Newman, Clint Eastwood, Robert Redford, Dustin Hoffman, Kevin Spacey (la lista completa la trovate qui), e quello che ne emerge è una interessante viaggio attraverso la carriera di un grande professionista, una finstra sul suo carisma fuori dal set, e tanti da piccoli flash tecnici su come recitare, cioè su come comunicare sensazioni e sentimenti agli altri (il pubblico, nel loro caso).

Quest'ultimo aspetto è molto divertente, perchè non sono abituato a pensare in termini tecnici al perché una certa recitazione mi ha colpito, quindi lo scoprire quali sono gli accorgimenti che grandi attori usano per ottenere un certo effetto ha il gusto di imparare il segreto del prestigiatore. Toglie molto mistero alla capacità di recitare bene (che, in fondo, è una forma di comunicazione) e la rende ancora più apprezzabile ed efficace.

Oltre l'aspetto tecnico, però, la personalità di questi consumati attori tiene banco, e le interviste diventano vere e proprie lezioni di carisma. Sapere come Paul Newman sia arrivato a fare l'attore e perché, rispetto a cosa ha spinto Robert Redford sulla scena è interessante; ma scoprire cosa muove entrambi come persone e come le loro concezioni di recitare sia simile mette in luce le forti personalità e l'allineamento dei loro valori fondamentali. Tutti conosciamo le loro facce, le loro espressioni più tipiche, come camminano e come si muovono, così quando spiegano le scelte importanti della loro vita professionale e personale, ci è più facile seguirli e la loro storia diventa più facilmente la nostra ispirazione.

Si fa un gran parlare (alemno qui in USA) di motivational speech, di quelle tecniche che dovrebbero coinvolgere chi ti ascolta, e così aiutarti a diventare ispirazione per tutti. Trovo che questi attori holliwoddiani riescano nell'intento molto meglio di tanti altri professionisti del mestiere (penso a politici, giornalisti, predicatori, ecc.).

Se poi ci agigungi la completa assenza di qualunque tipo di pettegolezzo da rivista, di sensazionalismo da marketing, rimpiazzati invece da varie "chicche" come gli scherzi che Robert e Paul si fanno di continuo, o le imitazioni geniali di Kevin Spacey, lo spettacolo oltre che istruttivo è godibilissimo!

I just finished watching the first two episodes of "Inside the Actors Studio", a TV show coducted by James Lipton, hiself a teacher at the Actors Studio, interviews famous actors and directors of the show business for the benefit of the school's students. In these sessions Lipton reviews the life and career of the guests of the day, focusing on the effects that those events had on their professional and personal life.

What makes this show fascinating is how, even though is structured as a lecture on practical advice about the profession of acting, often (almost always, actually) the discussion ends up on a more personal note. Rarely the invited guests can talk about the hard professional decisions they had to take at some point of another in their life without letting us in their inner life more, describing their value system and it relates with how they act on the set.

These actors are of the caliber of Paul Newman, Clint Eastwood, Robert Redford, Dustin Hoffman, Kevin Spacey (you can find the full list here), and what emerges is a fascinating journey through the carrer of a great professional actor, a window on their charisma on and off the screen, and many technical piece of advice on how to act, that is, how to communicate emotions and sensations to others (the public, in their case).

I found the latter aspect very entertaining, as I am not used to think in technical terms about why a given act moved me, thus the devices that great actors use to reach a given effect feels like discovering the magician's trick.It takes away the mystery from acting well (which is, after all, a way of communicating) and makes it even more effective and live.

Beyond the technical side, though, these great actors' personalities are the center of the show, these interviews become actual lecture on leaderhsip. To know how Paul Newman got to be an actor and why, or what pushed Robert Redford to walk on a stage is interesting, but to discover what's the inner motivation for both and how their views of the world align, underscores their strong personalities and the common traits of their belief system. We all know their faces, their typical expressions, so when they explain their big life choices, we can relate easily and their story can become our inspiration.

There is a lot of talking about motivational speakers, and of those techniques that should move your audience and help you become their inspiration. I find that those consumes hollywood actors and acresses hit the mark much better than many other professional speaker (and I include politcians, joiurnalists, televangelist, etc.).

The fact that there in place of gossip, sensationlistic marketing and the like, there are first hand recounts of prkanks between Paul and Robert, or Kevin Spacey's awesome imitations, is just the icing on the cake!